Il progetto Thank God for my life di Carlo Barberio, fotografo originario di Torre del Greco, si è aggiudicato il primo premio del TPD Portfolio 2019, selezione fotografica basata su letture di portfolio aperte al pubblico, tenutasi il 26 e 27 ottobre nell’ambito di Trieste Photo Days.
Thank God for my life, che sarà esposto all’edizione 2020 del festival, è un reportage sulla tratta delle ragazze nigeriane e sul loro sfruttamento nelle zone tra Castel Volturno e Napoli. Il reportage è entrato a far parte anche del progetto Immigrantopolis, lanciato nei mesi scorsi dalla piattaforma Exhibit Around.
Le ragazze presenti in questo reportage sono originarie di Benin City, il principale snodo di traffico umano dell’Africa. Il percorso che dall’Africa subsahariana porta in Europa è spaventosamente insanguinato, una vera e propria tratta di essere umani che ha come meta finale i marciapiedi di Castel Volturno. Tuttavia Zara, Joey e Fortuna non hanno mai smesso di credere, credere nella loro vita e nei loro sogni, e con grande forza fisica e spirituale sono riuscite a superare l’inferno della strada.
Il secondo premio va a Prosodia della notte di Francesco Finotto di San Donà di Piave (Venezia).
In Veneto, a est della laguna di Venezia, l’oscurità metropolitana si converte in tante piccole notti. I capannoni produttivi e commerciali si trasformano in luoghi misteriosi e fantastici. Acquistano forza evocativa quando non c’è più nessuno, diventano qualcosa quando non sono più niente. Fino alle prime luci dell’alba.
Terzo posto al toccante progetto Srebrenica – Il dolore non sopito di Giancarlo Rupolo, di Caneva (Pordenone).
Rabindranath Tagor scrisse: “Il dolore è transitorio, mentre l’oblio è permanente. Nondimeno ciò che è reale è il dolore, non l’oblio.” Il genocidio di Srebrenica è stato uno degli episodi più vili della storia contemporanea d’Europa. Le immagini sono state fatte il giorno 11 Luglio 2015 nel cimitero di Potocari. “Il tempo lenisce ma non cancella il dolore”.
Segnalato Fantastoriche leggendarie di Riccardo Brunetti, di Cinto Caomaggiore (Venezia), un ciclo di opere fotocomposte e commentate da testi concepiti dall’autore.
Dagli echi di memorabili letture, scenari ricostruiti fotograficamente con trasporto e fantasia. Dalle pagine trovate sugli inesauribili scaffali di una vasta libreria, tanto vasta d’essere ogni suo libro non meno che inventato.
Segnalato infine anche il progetto Dream di Mimi Davies, di Trieste (nata in Australia).
Intimo ma distante: uno spazio strutturato con calma e senza tempo. Uno spazio che tutti conosciamo, eppure ci andiamo da soli.
La commissione di lettori di questa seconda edizione del TPD Portfolio, che ha visto ben 41 partcipanti, era composta da Graziano Perotti (Fotoreporter internazionale), Lorella Klun (Critica di Fotografia e Fotografa), Orietta Bay (Fotografa, Critica e docente di Fotografia), Tullio Fragiacomo (Critico e Docente di Fotografia), Monica Mazzolini (Storica della Fotografia).