Carlo Bevilacqua presenterà il progetto [u·to·pi:·a], in mostra all'interno della collettiva Urban Life.
Nel 1516, il filosofo Thomas More, ispiratosi molto probabilmente alla repubblica di Platone, conia il termine "utopia" per descrivere una società idealizzata dai principi comunitari, che vive di agricoltura, produce solo per il consumo e non per il mercato, dove proprietà privata e denaro sono aboliti.
Ma cos’è l’Utopia oggi? Esistono realtà che hanno saputo tradurre in esperienza le astrazioni intellettuali e hanno davvero dato vita a possibilità alternative di esistenza basandosi sulle qualità dell’Uomo?
Nel mondo negli anni sono nati e si sono sviluppati tantissimi insediamenti a misura d’uomo, in cui, non solo si immaginano, ma si sperimentano, società egalitarie, micro-universi in continua evoluzione la cui organizzazione si basa su modelli che tentano di conciliare un’alta qualità di vita alla protezione delle risorse naturali con un approccio che integra ecologia, educazione, metodi decisionali partecipativi, tecnologie alternative e progetti economici. Figlie di esperimenti nati come fenomeni d’avanguardia, talvolta evoluti in direzioni diverse da quelle inizialmente concepite o abbandonati cessata la spinta propulsiva, le “utopie realizzate” oggi, sempre meno relegate nelle nicchie dei movimenti alternativi, si trovano ad affrontare sfide inedite con differenti e urgenti istanze.
Un rinnovato desiderio di “altrove” comporta necessariamente una ridefinizione della natura e del ruolo dell'utopia. Le parole dell’artista americano Steve Lambert a questo proposito offrono lo spunto per una nuova riflessione: : “l’utopia più che una destinazione è una direzione. Scopo dell’utopia è quello di dare una direzione per poter progredire e non quella di “luogo” da raggiungere. Vi è implicita l’idea di “futuro”, di un futuro senza errori commessi precedentemente, con un nuovo punto di vista nella bussola che orienta il nostro viaggio…”
Ed è da queste premesse che si sviluppa [u•to•pi:•a] il progetto fotografico di Carlo Bevilacqua che dopo aver raccontato il mondo degli eremiti contemporanei con Into The Silence, ha dedicato quasi cinque anni alla realizzazione di questo viaggio visuale dall’india e Singapore a Vancouver Island in Canada, attraverso Europa e Stati Uniti, alla scoperta non solo di comunità alternative, spirituali, artistiche, hippie, ecologiche ma anche di iniziative individuali che delle grandi imprese incarnano lo spirito utopico.
[u·to·pi:·a] distribuito dall’agenzia fotografica Parallelozero, Menzione d’onore al Moscow Photo Award e selezionato in Festival come Encontros da Imagem in Portogallo, è stato pubblicato in Italia, Cina, Germania, Norvegia, Corea, su magazine come Marieclaire, Stern, Civilization e Aftenpost.
CARLO BEVILACQUA
Fotografo e regista nato a Palermo nel 1961, alterna la fotografia lla regia di documentari e videoclip.
Vive a Milano e collabora con riviste e agenzie di pubblicità e pubbliche relazioni. Ha diretto vari documentari tra cui, in collaborazione con Francesco Di Loreto, Little Red Robin Hood documentario biografico su Robert Wyatt, cantante e batterista dei Soft Machine, con la partecipazione di Elvis Costello, Brian Eno, Phil Manzanera e Nick Mason , Moira Orfei Amore e Fiori, colorato affresco pop sulla regina del circo, e vari videoclip per artisti come Cristina Donà, Marco Parente e Antonella Ruggiero.
I suoi lavori fotografici sono stati esposti o proiettati in vari foto e film festival internazionali come Boutographies in Montpellier, Francia, Fotografia Europea Reggio Emilia, PhotoBiennale di Salonicco Grecia, Fotografia Festival Roma, Cortona On The Move, Photography Open Salon 2012 - China House - Kuala Lumpur (Malaysia), Indian Vision a London, International Meeting of Photography Plovdiv, Center for Fine Art Photography Colorado USA , National Portrait Gallery Londra UK, Singapore Internationale Photo Festival, Copenaghen Photo Festival, Munchen Stadt Museum Monaco,
Attualmente insegna fotografia al Politecnico di Milano nelle sede italiana del Fashion Institute of Technology Of New York .
Contibutor dell’agenzia Parallelozero ha pubblicato tra gli altri su magazine come su Stern, GEO, Ojo De Pez, Chine Lens, La Croix, Stern, Io Donna, Marieclaire.
Il volume In Italia, pubblicato dalla Federico Motta Editore con testi di Mario Botta (selezione Premio per il libro fotografico del Fotografia Festival di Roma 2008 e ai Rencontres International de la Photographie di Arles 2008 ) e Into The Silence Eremiti del Terzo Millennio.