"La mia ricerca mi porta a sviscerare un’architettura, un paesaggio urbano cercando di leggere il pensiero dell’architetto o degli architetti creatori.
Nulla è costruito e posizionato a caso: colori, materiali, forme, particolari, punti di vista, illuminazione, geometrie. Tutti elementi parte di scelte ponderate, studiate e progettate dall’architetto, legate senza dubbio al suo retaggio culturale, al periodo storico, al suo stile. Individuare questi legami, queste “firme” è ciò che cerco quando fotografo. Questo diviene facile fotografando “Archistar” come ad esempio Calatrava, diviene una ricerca più complessa ma più entusiasmante con architetti meno noti. In un paesaggio urbano poi l’individuazione delle varie firme, dei vari scopi, delle varie epoche e delle interazioni paesaggio-uomo sono gli aspetti che mi affascinano legati anche agli equilibri creati.
L’equilibrio a mio avviso è un fattore totalmente soggettivo, uno spazio è in grado di metterti a tuo agio, l’architetto che lo ha pensato lo ha fatto analizzando il modo in cui la luce gira, in cui i pieni e i vuoti si rapportano con le persone, ma l’equilibrio di cui parlo io è totalmente soggettivo. Deriva da una lettura delle forme e degli spazi attraverso la luce. È una cosa che si può ricreare con la fotografia, riportandola ad una dimensione che se vuoi non è altro che l’antitesi della fotografia documentaria.
L’equilibrio si può raggiungere anche ad occhio nudo, ma dura qualche istante, quello raggiunto in una fotografia dura per sempre. Si può creare equilibrio con il contrasto, con il disequilibrio stesso, con l’imperfezione, con il colore, con la luce piuttosto che con i volumi.
In questo breve riassunto di pensieri si riassume in parte la filosofia del lavoro Geometries, contenitore di lavori di fotografia architettonica, caleidoscopio di stili grafici scelti per la rappresentazione più idonea ma con un fil rouge dettato dall’individuazione del pensiero umano, dell’impatto sul paesaggio, della funzionalità. Un insieme di sketch book architettonici in continuo aggiornamento ampliamento."
ANDREA ROSSATO
E' nato a Udine nel 1969, ora risiede a Pasian di Prato. Anche se ha “da poco iniziato” a fotografare (marzo 2011) ha pubblicato parecchie foto e progetti. I suoi lavori sono stati pubblicati in riviste di fotografia e non solo, molte sono le sue partecipazioni a mostre collettive internazionali (Londra, Roma, Parigi, New York, Mosca, Los Angeles, Miami Art Basel, Milano, Berlino, Atene, …). A partire dal 2013 ha vinto importanti riconoscimenti internazionali di cui i più importanti:
2014 Si aggiudica un secondo posto nella categoria ritratti e un terzo posto nella categoria architetture al PX3 di Parigi. Sempre nello stesso anno si aggiudica il terzo posto nella categoria architetture al MIFA di Mosca;
2015 la World Photography Organisation gli ha conferito il titolo di Miglior Fotografo Italiano Open nel 2015, assegnandogli il titolo di "National - Italy Award" durante il Sony World Photography Awards 2015. Sempre nello stesso anno si aggiudica il primo posto al IPA di Los Angeles nella categoria architetture;
2016 la World Photography Organisation gli ha il titolo di 3 classificato nella categoria Professional Art Candid il Sony World Photography Awards 2016. Nello stesso anno vince nella categoria architetture il primo premio al FIOF;
2017 per il terzo anno consecutivo viene inserito nella shortlist (i primi 6 finalisti) al Sony World Photography Awards 2017 nella categoria Professional Sport;
… e molto altro ancora …
Continua a lavorare come responsabile per la pianificazione dei corsi e la gestione a Civiform soc.coop.soc. (Ente di Formazione Professionale), di cui, oltre a insegnare fotografia, cura come fotografo ufficiale pubblicazioni ed eventi. Dal 2015 collabora con IRFOSS (Istituto di Ricerca e Formazione nelle Scienze Sociali) di Padova dove tiene e ha tenuto Workshop e lezioni di fotografia di architettura.
Il suo campo d'azione è la fotografia di architettura, ma la passione per la fotografia lo ha portato a sperimentare anche in altre aree, continua a studiare fotografia, per la ricerca di nuovi stili di comunicazione e per lo sviluppo del suo stile.
www.andrearossato.it
www.facebook.com/arossato1
profilo instagram: a.rossato
Ottobre 2012 rivista Il Fotografo pubblicazione di un mini portfolio con critica di Sandro Iovine, di cui riporto alcuni passaggi:
“… In realtà l’attenzione sulle foto di Andrea Rossato è caduta innanzitutto per la coerenza interna del lavoro e per lo stupore suscitato nel sottoscritto per la scelta tanto fortemente convinta del verticale. … Suggerimenti. Quello di continuare questa ricerca ampliandone l’orizzonte per fare in seguito una selezione mirata al raggiungimento del massimo livello.”
Due anni dopo sempre sulla rivista Il Fotografo viene fatta una recensione al suo sito http://www.andrearossato.it:
“Difficile resistere alla maestria con cui questo fotografo udinese di 45 anni fa parlare il più classico dei linguaggi fotografici, quello del bianco nero: un’autentica predilizione… . Ma, al di là di questo, il fascino delle immagini di Rossato sembra quasi essere lo stesso suscitato dai fotografi del periodo d’oro del secolo scorso. Insomma, il nostro Autore sa giocare a meraviglia con la luce, con i contrasti e con le sfumature e ha tutta l’aria di divertirsi un mondo. …”