Le Edizioni del Foglio Clandestino in collaborazione con la Casa Museo Spazio Tadini e PhotoMilano presentano il volume fotografico STREET LIFE MILANO dello street photographer Diego Bardone. Più di cento immagini in bianco e nero raccontano Milanoe il suo teatro infinito di situazioni, gesti e occasioni, materializzando l’illusione che oggetti, persone, animali e la città stessa possano sempre entrare in relazione tra loro, scambiarsi uno sguardo. Sfogliando Street Life Milano è subito chiaro che la strada è l’habitat naturale di Diego Bardone. Nelle sue fotografie ironiche, affettuose e spesso poetiche si scopre una città meno grigia di quanto ce la immaginiamo, che apre al sorriso e alla meraviglia, che trova sempre qualcosa di originale da mostrare. L’essere umano è una presenza costante e centrale in queste immagini, Milano anche. E in questa città, suo Teatro delle Meraviglie, Bardone si muove con garbo e rispetto verso i soggetti fotografati, riuscendo a raccogliere come suggerisce Francesco Tadini, fondatore della Casa Museo Spazio Tadini e ideatore di PhotoMilano «lezioni poetiche milanesissime, intrise di ironia e realismo al tempo stesso, quali le parole di Delio Tessa – o le surrealtà di Dino Buzzati! – e tradurre le migliaia di occasioni in lampi di racconto». Il volume, quasi un diario quotidiano, è un perenne omaggio a Milano e a tutti coloro che, inconsapevoli attori, Diego Bardone ha incontrato nel suo peregrinare per le strade della città.
Il suo sguardo cerca proprio là dove meno te lo aspetti e ti ruba un sorriso. Si insinua come un segugio tra il portone all’angolo e la galleria, aspetta paziente il momento esatto in cui si compone la scena, che lui prevede quasi come un indovino. Come sottolinea Melina Scalise, presidente della Casa Museo Spazio Tadini: «Le immagini di Diego Bardone sono strumenti terapeutici dell’umore metropolitano. Dopo aver conosciuto Bardone la città è meno grigia, le persone sono più originali, le storie più divertenti, gli appuntamenti mancati meno tristi e Milano è meravigliosa anche per innamorarsi. E noi, ci osserviamo nelle sue fotografie come in una storia che ci appartiene e ci scopriamo più divertenti di quanto pensassimo, più straordinari di quanto ci abbiano mai fatto credere». Il libro raccoglie 116 fotografie di Diego Bardone, i testi di Melina Scalise e Francesco Tadini, una conversazione di Diego Bardone con Maurizio Garofalo e gli interventi di Bruno Panieri, Stefano Pia, Roberto Pireddu, Roberto Ramirez. La traduzione inglese è di Donatella D’Angelo. Il passo narrativo e il ritmo del volume sono affidati alle mani esperte del photo editor Maurizio Garofalo.
Diego Bardone si avvicina alla fotografia a metà degli anni ‘80, collaborando con «Il Manifesto» e due piccole agenzie per alcuni anni. Gli accadimenti della vita lo portano altrove ma la fotografia resta una passione mai sopita, rinata quasi per caso dodici anni fa. Tra i suoi riferimenti Cartier-Bresson e Doisneau ma anche Boubat e Izis Bidermanas, Erwitt, Berengo Gardin, Branzi, Uliano Lucas, Tano D’Amico e Francesco Cito. Fotografare per Bardone è come osservarsi in una sorta di specchio virtuale che trova la sua dimensione nel reale quotidiano. Come lui stesso racconta: «Abbiamo tutti gli stessi volti, le stesse gioie, le stesse speranze: io sono loro, loro la trasposizione in immagini della mia allegria vagabonda. Vorrei dimostrare che la semplicità è sinonimo di bellezza, vorrei mostrare, come era solito dire Doisneau, un mondo “gentile”, un mondo che amo e che mi renda in qualche modo felice». Diego Bardone ha fondato, insieme a Bruno Panieri, Stefano Pia, Roberto Pireddu e Roberto Ramirez il gruppo fotografico “The Strippers”.
www.diegobardonephotographer.com
Street Life Milano si inserisce con il formato 21×21 nella collana Gleis 13 delle Edizioni del Foglio Clandestino che aveva già ospitato il saggio fotografico-narrativo Doppia esposizione. Berlin 1985-2015 di Natascia Ancarani e il libro fotografico Autori & Opere di Giuseppe Varchetta.
STREET LIFE MILANO
di Diego Bardone
Edizioni del Foglio Clandestino 2018
in collaborazione con Casa Museo Spazio Tadini e PhotoMilano
Testi: Maurizio Garofalo, Bruno Panieri, Stefano Pia, Roberto Pireddu, Roberto Ramirez, Melina Scalise, Francesco Tadini
Traduzione: Donatella D’Angelo
Photoediting: Maurizio Garofalo