Incontra Kadir van Lohuizen, ospite speciale di Trieste Photo Days 2023 e del progetto fotografico 71% - The State of Water.
Kadir inoltre autograferà la tua copia del libro fotografico 71% - The State of Water.
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La carriera da fotogiornalista professionista di Kadir inizia nel 1988 come freelance, occupandosi dell’Intifada. Negli anni successivi ha lavorato in aree di conflitto in Africa e dal 1990 al 1994 ha seguito la transizione del Sudafrica dall’apartheid alla democrazia. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, Kadir si è occupato di questioni sociali in diversi angoli dell’ex URSS.
Nel 1997 ha intrapreso un grande progetto: viaggiare lungo i sette fiumi del mondo, dalla sorgente alla foce, raccontando la vita quotidiana lungo queste linee di vita. Da questo progetto sono nati i libri “Rivers” e “Aderen”.
Nel 2000 e nel 2002 Kadir è stato membro della giuria del concorso World Press Photo e del consiglio di vigilanza della fondazione. Nel 2004 è tornato in Angola, Sierra Leone e Repubblica Democratica del Congo per ritrarre l’industria dei diamanti. Le mostre che ne sono scaturite sono state esposte non solo in Europa e negli Stati Uniti, ma anche nelle zone minerarie di Congo, Angola e Sierra Leone. Il libro fotografico “Diamond Matters, the diamond industry” ha ricevuto il prestigioso premio olandese Dick Scherpenzeel per il miglior reportage sul mondo in via di sviluppo. Il progetto è stato inoltre premiato con il World Press Photo Award.
Nello stesso anno, Kadir ha avviato un progetto fotografico insieme a Stanley Greene e altri sei fotografi sul tema della violenza contro le donne nel mondo. Celebre inoltre il suo camion-mostra che, viaggiando da Houston a New Orleans, esponeva in una “mostra mobile” la devastazione dell’uragano Katrina.
Tra il 2011 e il 2012, Kadir ha realizzato Via PanAm, un’indagine visiva sulle migrazioni nelle Americhe viaggiando per 12 mesi lungo la Pan American Highway. Il progetto è scaturito in un’applicazione interattiva per iPad, mostra itinerante multimediale, in un’installazione e in un libro. Con il progetto “Where will we go“, Kadir ha analizzato le conseguenze globali dell’innalzamento del livello del mare causato dal cambiamento climatico. Il progetto è stato concepito per evidenziare sia le immense complessità associate agli spostamenti all’interno delle isole e tra le isole e i Paesi, sia le implicazioni in termini di diritti umani che tali spostamenti comportano.
I progetti ambientali di Kadir continuano con “Wasteland“, in cui indaga su come sei megalopoli gestiscono male i loro rifiuti utilizzando fotografia, video, riprese con drone e audio. Il progetto è arrivato al 1° Premio World Press Photo nella categoria Ambiente. Nel 2018, Kadir van Lohuizen ha vinto il 9° Prix Carmignac per il fotogiornalismo, dove ha intrapreso una spedizione di un anno nell’Artico, documentando le conseguenze della crisi climatica.
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