Giedo van der Zwan presenta il libro “Pier to Pier”
Via Gioacchino Rossini, 4 - Trieste
sabato 27 Ottobre 2018
17.00 - 18.00
200 anni fa furono costruiti i prini stabilimenti sulla spiaggia di Scheveningen, una città costiera vicino a L’Aia, nei Paesi Bassi. Hanno segnato l’inizio della moderna cultura balneare locale.
Tuttavia, in quegli anni, Scheveningen era principalmente un povero villaggio di pescatori.
Il mio cognome “Van der Zwan” è famoso a Scheveningen. Qui mio nonno aveva una pescheria e mio padre è cresciuto qui. Le storie che ho ascoltato da loro hanno delineato un’immagine completamente diversa della spiaggia e del mare, che era piena di pericoli. Inoltre, il fratello di mio padre annegò vicino al molo da pesca da bambino subito dopo la guerra.
È stata questa contraddizione che mi ha fatto decidere di approfondire con la mia macchina fotografica la Scheveningen di oggi. Continuavo a tornare sulla spiaggia, sul viale e sul molo per visualizzare la “cultura balneare” locale.
“Pier to Pier” parla di tutto quello che accade sui 2,5 chilometri di spiaggia e viale tra il molo settentrionale dei pescatori e il molo panoramico di Scheveningen.
È qui, su questi “terreni di caccia”, che mi piace catturare in modo sorprendente il flusso quasi inesauribile di escursionisti. Con molto colore e flash, e preferibilmente un elemento in più; qualcosa di riconoscibile o qualcosa di strano.
Che sia sorpresa, piacere, tenerezza o indignazione, voglio liberare le emozioni nelle persone che guardano le mie immagini.
Giedo van der Zwan
I was born in Amsterdam, The Netherlands in September 1967. Photography has been a part of who I am and the way I see the world since the age of 12. Since the beginning of 2017 my focus has shifted completely to the street and since then it has been a complete rollercoaster as I find myself shooting with inspired street photographers in my home town and in cities all over the world, discovering the opportunities of social media, meeting new people with a shared passion and starting my own projects.Since I took up the challenge of shooting with only one lens (and mostly only one camera, a Fuji X100F or a Leica Q) I like to photograph people up close, in full colour. I use flash to add colour and contrast. I seem to like formal compositions and clean shots but I try to add an extra element that is not always in plain sight: preferably something quirky, humorous, bizarre, or anything that makes a scene special.I don’t want to be invisible as photographer. I like to connect. It feels good and sometimes provides an even better chance of making the shot that I’m aiming for.