
TPD Digital Talks #02 / Graziano Perotti e Riccardo Bononi

facebook.com/triestephotodays -
mercoledì 06 Maggio 2020
18.00 - 19.30
Dopo il successo del primo appuntamento di mercoledì 29 aprile 2020 con Giorgio Galimberti e Mariagrazia Beruffi, (più di 1.500 view nelle prime 12 ore) ci rivedremo per la seconda puntata mercoledi 6 maggio, sempre alle ore 18.
Angelo Cucchetto sarà in compagnia di Fulvio Merlak, presidente dello storico circolo fotografico Fincantieri Wärtsilä e anima di Portfolio Italia, che lo affiancherà con i due Autori ospiti: Graziano Perotti, fotoreporter di fama internazionale e gradita presenza al Festival negli ultimi anni, e Riccardo Bononi, grande autore di reportage sociali importanti e progetti di lungo corso e anima dell’IMP – festival internazionale del fotogiornalismo di Padova.
TDP Digital Talks andrà live sulla pagina Fb del TPD www.facebook.com/triestephotodays e sarà poi caricato sul canale YouTube di dotART www.youtube.com/user/dotARTchannel, dove sarà possibile riguardarlo dopo la diretta.
Graziano Perotti
Graziano Perotti è nato a Pavia nel 1954 dove tuttora risiede. In veste di fotoreporter ha pubblicato oltre 200 reportage (di viaggio, cultura e sociale) sui più importanti magazine, ottenendo 20 copertine e prodotto foto per importanti campagne pubblicitarie quali Alpitour / Francorosso, Grand foulard Bassetti, Hotelplan, Brunello di Montalcino della Fattoria dei Barbi. Di lui hanno scritto e pubblicato lavori su riviste specializzate di fotografia e sui maggior quotidiani italiani i più noti critici. Numerose sono le sue mostre personali e partecipazioni a collettive con grandi fotografi in rassegne di livello internazionale.
Ha vinto importanti premi in Italia e all’estero, tra cui “Destino Madrid”, “Scatti Divini”, “Il genio Fiorentino”. Le sue fotografie sono in importanti collezioni private, fondazioni e musei.
Nel 2015 è stato uno dei 12 fotografi italiani selezionati da Vogue per raccontare il mondo di Swatch (pubblicato su Vogue Marzo 2015 ) per i festeggiamenti dei 50 anni della rivista più prestigiosa al mondo. Ha prodotto numerosi lavori da inviato in gran parte del mondo. Nel 2016 ha ricevuto 8 Honorable Mention agli International Award di Los Angeles. Sempre nel 2016 al Grand prix de la photographie di Parigi è stato premiato con altre due Honorable Mention e un secondo premio assoluto nella categoria “Book Arts”. Attualmente sta producendo una serie di Reportage per l’importante rivista TravelGlobe.
Riccardo Bononi
Laureato in due distinte branche delle scienze sociali (psicologia e antropologia), dal 2010 è ricercatore e docente di Antropologia Visuale presso Irfoss di Padova, dal 2015 entra a far parte dell’agenzia fotografica internazionale Prospekt Photographers. Dal 2018 insegna presso il Master in Death Studies dell’Università degli Studi di Padova e dal 2019 direttore è artistico di IMP – Festival Internazionale Fotogiornalismo di Padova.
La scelta di associare la fotografia alla sua attività di ricerca sul campo lo ha portato a lavorare in Africa, Sud America, Sud Est asiatico, India, Europa e Stati Uniti. Dal 2006 ha cominciato a lavorare come antropologo in Madagascar, dove sta ancora portando avanti un progetto a lungo termine su importanti tematiche sociali, raccolto nel libro di recente pubblicazione “Une belle vie, une belle mort”.
Le sue immagini sono state pubblicate su numerose testate nazionali ed internazionali (Sette Corriere della Sera, Panorama, il Reportage, Vice US, Days Japan, British Journal of Photography, 6Mois, National Geographic DE, Der Spiegel, Jyllands Posten, ecc.) ed esposte a Londra, Parigi, Berlino, Roma, Lodi, Toronto, Pechino, Stati Uniti, Bucarest, ecc. Il suo lavoro sulla lucha libre femminile in Bolivia gli è valso il primo premio ed il titolo di “Miglior Fotografo dell’Anno” (categoria Professional, sport) ai World Photography Awards 2015, il suo lavoro in Madagascar è stato recentemente premiato con il “Premio Fotografia Etica” per l’impegno dimostrato sul campo al Festival Della Fotografia Etica di Lodi.
Nella sua visione, la fotografia documentaria è la base per un linguaggio universale, un ponte tra popoli e luoghi diversi capace di superare i confini invisibili tra culture.