Sono un fotografo di strada e documentarista, attualmente residente a San Pietroburgo, in Russia, membro di Observecollective. La fotografia documentaria è storytelleing, se la confrontiamo con la letteratura potremmo definirla prosa. La street per me è sempre stata una specie di poesia. Il processo è praticamente lo stesso: quando componi una poesia, cammini, pensi e combini le parole ancora e ancora, e non hai nulla di interessante fino a quando accade qualcosa di inspiegabile che si apre nella tua mente e improvvisamente hai un verso finito. Non sei tu che lo hai composto, ti è stato piuttosto donato, e il tuo cervello ha funzionato come ricevitore. Lo stesso accade quando cammini per le strade con la macchina fotografica, ma invece delle parole pensi alle immagini. Una buona fotografia è sempre un dono o, per dirla in altre parole, una buona fotografia di strada non passa mai dalla mente cosciente, è sempre fatta con l’aiuto dell’inconscio.