Annunciata la prima mostra per Trieste Photo Days 2024, selezionata da Jérôme Sessini
Il vincitore della Open Call “Selezione progetti a cura di Jérôme Sessini” Martin Miklas esporrà il suo progetto “A Journey of The Fish” durante il festival Trieste Photo Days 2024. Il progetto “Journey of the Fish” è stato selezionato personalmente dal grande fotografo Magnum tra un totale di 175 lavori iscritti all’open call.
Ecco con quali parole Jérôme Sessini ha motivato la scelta finale:
“Onestamente, è stato difficile scegliere il vincitore. Anche selezionare il secondo ed il terzo progetto non era semplice: tutti si sono distinti per l’alta qualità fotografica. I progetti sono davvero molto interessanti, ma è stato il lavoro di Martin ad avermi maggiormente sorpreso. Innanzitutto per il soggetto presentato. Guardo le sue sardine in foto, e penso “Ok, cosa mi vuole raccontare a proposito di questa sardina?”. Miklas è riuscito a farmi riflettere su un soggetto a cui non avrei mai pensato…”
Se si va cercando una storia unica e avvincente sull’industria della pesca in Portogallo, non si dovrebbe cercare oltre la storia delle sardine. È una storia di tradizione, lotta e speranza di fronte alle avversità. È una storia unica del Portogallo, ma che ha una rilevanza globale nel mondo di oggi.
Journey of the Fish è diventato anche il mio viaggio nel sentiero delle sardine, esplorando tutti gli aspetti lungo il percorso dal sud al nord e all’est del Portogallo, nonché la storia attraverso la presenza guardando al futuro.
L’industria della pesca delle sardine in Portogallo ha una ricca storia che risale a secoli fa. È stata un’importante fonte di sostentamento per molte comunità costiere e una fonte di cibo di base per molte persone. Tuttavia, nel XX secolo, l’industria iniziò a modernizzarsi ed espandersi, portando alla pesca eccessiva e all’esaurimento degli stock di sardine. Ciò ha avuto impatti sociali, culturali, economici e ambientali significativi sulle comunità che dipendono dalla pesca. Il declino degli stock di sardine ha portato a una diminuzione del numero di posti di lavoro nel settore della pesca, causando difficoltà economiche per molte comunità costiere e una perdita di conoscenze e competenze tradizionali legate alla pesca delle sardine.
La storia dell’industria della pesca delle sardine in Portogallo è la storia di come la modernizzazione, la pesca eccessiva e il disprezzo per l’ambiente possano avere conseguenze disastrose sulle comunità locali e sull’ecosistema. Ma è anche una storia di resilienza e speranza, poiché le comunità e le autorità locali stanno lavorando insieme per rilanciare il settore in modo sostenibile. Ti consente di immergerti in profondità nell’affascinante storia ed esplorare le sfide e le opportunità che si prospettano per l’industria della pesca delle sardine in Portogallo.
Biografia autore
Martin Miklas è un pluripremiato documentarista concettuale e fotografo d’arte con sede a Lisbona, narratore visivo e maestro delle “oscurità più profonde”, originario di Bratislava.
Il fotografo slovacco nutre un grande interesse per temi importanti come il cambiamento climatico e gli effetti collaterali sulla biodiversità marina. Si focalizza sull’impatto negativo che il riscaldamento globale ha sul settore della pesca, in particolare da un punto di vista socioeconomico ed ecologico.
Instagram: miklas.photo
Facebook: facebook.com/martin.miklasmiklas.photo
Menzioni d’Onore
Altri due autori selezionati hanno impressionato Jérôme Sessini con il loro lavoro: Franco Buoncristiani con il reportage Grand Hotel Metropoliz e Umberto Verdoliva con il suo progetto La cantata dei giorni dispari.
Instagram: franco.buoncristiani65
Instagram: uverdoliva
Nel 2011, circa 200 persone, tra cui 70 famiglie di diverse etnie, occuparono un salumificio abbandonato a Roma, formando una comunità chiamata Metropoliz. I gruppi, tra cui nordafricani, africani, sudamericani e rom, hanno collaborato per costruire delle essenziali infrastrutture abitative. Nonostante si trovi ad affrontare sfide come l’immigrazione irregolare, la comunità fa affidamento su associazioni di volontariato per i servizi di prima necessità. Una recente sentenza del tribunale ha messo Metropoliz a rischio di sfratto.
Ho sempre pensato che Napoli avesse con sé due forze. La prima, la più forte, ti spinge ad andare lontano pensando di avere delle possibilità maggiori che non percepisci nel tessuto sociale e ambientale esistente. La seconda, viceversa, prende corpo e si concretizza quando oramai da lontano riguardi indietro, maturo e consapevole, il cammino fatto. Essa si tramuta in una forza impetuosa che agisce attraverso i ricordi e la nostalgia, spingendoti al ritorno con il tentativo vano di comprendere la città e accettarla osservandola con altri occhi. Non sono sicuro di esserci riuscito.