
Mostra-premio di URBAN 2020 al Museo Sartorio (prorogata)

Largo Papa Giovanni XXIII, 1 - Trieste
venerdì 23 Ottobre 2020 - domenica 02 Maggio 2021
Aggiornamento 11.02.2021. Il Comune di Trieste – Servizio Musei e Biblioteche comunica che l’apertura della mostra “Premio Musei Civici”, allestita al Civico Museo Sartorio (Largo Papa Giovanni XXIII, 1) e originariamente prevista fino al 6 gennaio 2021, viene prorogata fino a domenica 2 maggio 2021, con i nuovi orari di visita (da giovedì a venerdì dalle 10 alle 17, ingresso libero).
Il Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste, in collaborazione con l’Associazione dotART, per il terzo anno consecutivo, propone una serie di esposizioni/occasioni volte a indagare l’interazione tra la fotografia contemporanea e i luoghi museali.
Nell’ambito del settimo Trieste Photo Days – Festival di Fotografia Urbana, il rapporto tra i due soggetti si è ulteriormente consolidato, proponendo delle esposizioni in cui la fotografia storica della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte dialoga con quella contemporanea, vagliata dall’art director del Festival Angelo Cucchetto e dal presidente dell’Associazione dotART, Stefano Ambroset.
Nell’ambito di una rosa suggerita dagli organizzatori del Festival, Laura Carlini Fanfogna, direttrice del Servizio Musei e Biblioteche insieme a Claudia Colecchia, ha selezionato i vincitori del Premio Musei Civici. Gli scatti dei fotografi prescelti sono esposti al Museo Sartorio: Lorenza Resciniti, che ne è il conservatore, ha collaborato alla realizzazione dell’evento.
L’elegante villa triestina in cui la famiglia Sartorio era solita sfogliare i preziosi album di famiglia rinnova il suo legame con la fotografia e si cala nella contemporaneità attraverso gli scatti di Chiara Panariti & Gianfranco Ferraro che raccontano il sofferto lockdown milanese. Grazie ad Antonio Tartaglia affronta il problema dell’inquinamento del mare che, modellando i polimeri, trasforma i rifiuti abbandonati in interessanti opere d’arte, indugia sui volti delle Shebeen Queens, proprietarie dei bar della Namibia con gli scatti di Julia Runge, denuncia l’abbandono di edifici, un tempo lussuosi ed eleganti ed ora decadenti, in cui giacciono vecchi pianoforti a coda immortalati da Romain Thierry.
Si ricorda che, per consentire il rispetto delle norme di distanziamento stabilite in materia di contenimento del contagio da Coronavirus, l’accesso del pubblico al Civico Museo Sartorio è contingentato.
Anche quest’anno la collaborazione tra il Servizio Musei e Biblioteche del Comune di Trieste e URBAN Photo Awards darà vita a una prestigiosa mostra-premio al Museo Sartorio. Saranno esposti quattro progetti finalisti, selezionati da Laura Carlini Fanfogna, direttrice dei Civici Musei del Comune di Trieste e da Claudia Colecchia, responsabile della Fototeca e della Biblioteca dei Civici Musei del Comune di Trieste. Per l’allestimento ci si è avvalsi della collaborazione del conservatore del museo Lorenza Resciniti e del personale della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte.
La mostra collettiva si terrà, come di consueto, nell’ambito del festival Trieste Photo Days e sarà inaugurata venerdì 23 ottobre 2020 alle ore 16, presenti gli autori che, dopo aver presentato al pubblico i loro progetti, saranno premiati. Le foto rimarranno esposte fino al 6 gennaio 2021.
I progetti selezionati:
Shebeen Queens – Julia Runge (Germania)
È una serie dedicata a una speciale categoria di bar della Namibia e alle loro proprietarie, prevalentemente donne: le Shebeen Queens. La parola “shebeen” deriva dall’irlandese “síbín”, che significa “whisky illecito”. Il termine indica i bar dove vengono servite bevande alcoliche senza licenza. I locali della Namibia, aperti all’interno delle abitazioni, inizialmente fungevano da luogo d’incontro per gli attivisti antiapartheid. Sebbene dal 1998 gli shebeen siano stati legalizzati, ancora oggi, molti esercizi continuano a vivere nell’illegalità.
Cronostasi – Chiara Panariti & Gianfranco Ferraro (Italia)
È una riflessione fotografica sulla popolazione milanese durante il recente lockdown: lo sguardo invita a meditare sul nuovo tempo della condizione umana. Mentre fuori dal nostro spazio fisico tutto assume una dimensione di irreale silenzio, la vita “domestica” per-corre la routine quotidiana.
Requiem Pour Pianos – Romain Thiery (Francia)
La musica e la fotografia sono le grandi passioni di Romain Thiery. La serie ci racconta di vecchi pianoforti a coda, abbandonati in ambienti diroccati: luoghi fuori dal tempo, dove un tempo regnavano lusso ed eleganza.
Fishing For Plastic – Antonio Tartaglia (Italia)
Il problema dell’inquinamento del mare è al centro del progetto fotografico di Antonio Tartaglia. Fishing For Plastic è un’iniziativa di pulizia dei fondali marini realizzata dalla Marina di San Benedetto del Tronto con una flotta di 40 pescherecci e oltre 100 pescatori (la più grande mai impegnata in Italia per attività di pesca finalizzata al contrasto all’inquinamento marino). In soli sette mesi, dalla seconda metà del 2019, sono stati raccolti dall’Adriatico oltre 24 tonnellate di rifiuti.
La giuria ha assegnato una menzione speciale ai progetti: Headstrong: The Women Of Rural Uganda di Dan Nelken, Love Of Curves di Frank L., Coal Survivors di Alain Schroeder, A Moon Of Nickel And Ice di Ann Nikonenok.