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Apertura “Triestèfotografia: X edizione”

Piscina "Bruno Bianchi" | Passeggio Sant'Andrea, 8 - Trieste, Italy Thursday, 20 November 2014 6:00 pm to 7:00 pm

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Mostra promossa dall’associazione culturale Juliet in collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto - Centro Federale Trieste. L’iniziativa espositiva è inserita nella programmazione Trieste Photo Days.

H2Open space - piscina comunale “Bruno Bianchi” - Passeggio Sant’Andrea 8 - Trieste

Ingresso libero rispettando il consueto orario di apertura della struttura sportiva

L’appuntamento, organizzato dai curatori ‘storici’ del festival Alessio Curto e Fabio Rinaldi e ospitato dal 20 novembre al 31 dicembre 2014 negli spazi espositivi messi a disposizione dal Centro Federale Trieste, diretto da Franco Del Campo, si svilupperà in tre distinti percorsi critici.

Il primo sarà un omaggio al grande lavoro sviluppato nel corso delle nove edizioni del festival dello scatto d’autore a geometria variabile, promosso dall’associazione culturale Juliet. Una sorta di antologia visiva composta da poster, locandine, inviti, cartoline, comunicati stampa, cataloghi e materiale promozionale che hanno contribuito -attraverso un attento connubio foto e grafico- a dare visibilità alla manifestazione in oggetto. Un concerto di immagini proposte non attraverso la abituale presenza di fotografie originali, quanto per mezzo di una varietà di supporti di comunicazione cartacea non meno interessanti e curiosi.  Inoltre verranno proiettate centinaia di immagini relative a tutte le inaugurazioni andate in scena, dal 2005 al 2013, in location convenzionali (circoli fotografici, musei, gallerie) e non (aeroporti, centri civici, caffè, librerie, scuole, sedi di istituzioni scientifiche, agenzie assicurative).

La seconda parte presenterà la comunicazione istituzionale del Museo Helmut Newton di Berlino, analizzata attraverso la lettura di una carrellata di manifesti editi nel corso della decennale attività della fondazione. Newton è considerato un maestro della fotografia in bianco e nero. Innumerevoli suoi servizi sono stati pubblicati su Vogue, Harper's Bazaar, Elle, GQ, Vanity Fair, Max e Marie Claire: il taglio delle sue eleganti inquadrature hanno sorpreso e fatto discutere perché sono incredibilmente espressive. Matthias Harder, direttore del museo, con questa presenza ha voluto festeggiare Triestèfotografia ricordando la mostra intitolata “La pubblicità secondo Newton” realizzata al Mib School of Management proprio in occasione della prima edizione del festival triestino.

La terza proposta in programma esaminerà un fenomeno della comunicazione commerciale che, anche ai meno attenti, non sarà sfuggito: la presenza -più o meno in primo piano- di macchine fotografiche all’interno delle inserzioni pubblicitarie di varia natura e, per finalità, apparentemente molto distanti. La vicenda è del tutto aperta e dagli esiti imprevedibili. I profili delle fotocamere troneggiano in queste campagne come una modella nel bel mezzo di un party mondano. Gli inserzionisti infatti, con il chiaro scopo di affermare le doti di qualità/affidabilità dei loro prodotti/servizi, citano a piene mani l’alto valore iconico dei modelli di tipo analogico o digitale. Un’alleanza strategica che vuole confermare quindi una crescita di status, indice di raggiunta qualità del bene promosso. La Nikon, Hasselblad o Polaroid di turno assume qualità di medium che suggerisce la scelta, lavorando non sull’analogia dei prodotti (cosa davvero impensabile data la varietà dei prodotti trattati) quanto sulla suggestività degli stessi. Il che vale a dire: “Vedi come è bello quel corpo di macchina? Ecco, la merce che io ti propongo è meglio del suo corpo”. Si opera in questo modo un transfert di valori da condividere da un settore merceologico a un altro apparentemente molto distante. Si usa il valore del testimonial (il suo potenziale semantico) come leva comunicativa di successo attraverso la presenza di un prodotto forte -noto e sinonimo di qualità qual è la fotocamera- che nell’accoppiamento avvalora perciò la qualità stessa della merce pubblicizzata, sia questa un orologio, una calzatura, una banca o cibo per animali.

 

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