Il progetto Lost in Shinjuku del fotografo giapponese Tadashi Onishi è stato selezionato quale vincitore della call del TPD Book Award 2017.
Il progetto, che documenta con un magnifico bianco e nero il senso di vuoto nella routine della Tokio contemporanea, sarà pubblicato come libro da dotART e verrà presentato sabato 28 ottobre alle 19.30 a Trieste Photo Days da Maurizio Galimberti, che premierà personalmente Onishi, ospite al festival.
Tadashi Onishi è nato a Tokio nel 1973. Fotografa la città e la vita urbana giapponese combinate con la natura sociale, per trovare un terreno comune tra la strada e la fotografia documentaria.
Maurizio Galimberti, oltre ad aver scelto il progetto vincitore, ha anche curato l’introduzione del libro, nella quale scrive:
“Bellissimo lavoro, carico di angosce e inquietudini.
Le immagini in dittico di Tadashi Onishi portano a dialogare grandi scritture con piccole e intime scritture, restituendo al lettore la durezza della quotidianità.
Tadashi si rivela grandissimo fotografo, figlio della lezione di Eikoh Hosoe e della scuola che ne è scaturita, ma a differenza di Hosoe le foto di Onishi sono pregnanti del malessere del vivere attuale.
Possiamo però riconoscere in alcune sue immagini spunti onirici e positivi, come la pioggia, un fiore che spunta dall’asfalto, un volo liberatorio di uccelli.
Questo progetto mi ha emozionato tantissimo, grazie Tadashi!”
Scrive Monica Mazzolini sulla pagina Facebook della FIAF: Tadashi Onishi è un giovane fotografo giapponese nato a Tokio nel 1973. La sua è una street photography che si combina con la fotografia documentaria. Una descrizione personale ed una testimonianza della vita urbana e della società giapponese. Per sua stessa ammissione – durante un’intervista alla quale ho assistito al Trieste Photo Days 2017 – l’autore afferma di aver incominciato a fotografare da pochi anni. Ma la sua opera dal titolo “Lost in Shinjuku” dimostra una forte e profonda capacità visiva ed espressiva che quasi è in contrapposizione con il suo atteggiamento gentile, garbato e timido, tipico della cultura giapponese. Le fotografie sono state scattate durante il tragitto per andare a lavorare, percorso che ogni giorno dura quasi 5 ore: “Shinjuku è una città dove passano più di 3,4 milioni di persone ogni giorno. Io sono uno di loro. Shinjuku è un luogo in cui trascorro parte della vita personale e lavorativa. Fotografo questa città ogni giorno come parte della mia vita. Questo progetto si focalizza sul vuoto della vita di Tokyo, o quello che nasce quando la fluttuazione dei miei sentimenti si mescola con l’odore della vita cittadina”. L’utilizzo di forti contrasti con la predominanza del nero, attraverso oggetti, soggetti, ombre, simboli e la mancanza del colore, permette di sentire il senso di disperazione, oppressione affanno e turbamento, mostrando la fatica del quotidiano con flebili illusioni. Un lavoro forte, carico di pathos, emozionante, che non può non farci riflettere sulla condizione umana… noi uomini persi. Uomini che per Tadashi Onishi sono anche fantasmi, dal titolo di un altro suo lavoro: “Ghost in the Tokyo Shell, una relazione tra le persone e Tokyo. Vivono in città e non sanno se la loro esistenza sia reale. Possono improvvisamente scomparire e mescolarsi alla città”. Una sorta di ricerca d’identità nell’isolamento causato dalla routine di questa grande metropoli. Senso di vuoto e perdita d’identità che può, per certi aspetti, essere generalizzata a qualunque grande città e condizione umana.
© Monica Mazzolini – FIAF – Post originale
Gli altri progetti segnalati:
- Alberta Aureli – Belgrade White City
- Mariagrazia Beruffi – Carmine
- Pygmalion Karatzas – Integral Lens
“Lost in Shinjuku” by Tadashi Onishi won TPD Book Award 2017
Japanese photographer Tadashi Onishi‘s project Lost in Shinjuku has been selected as the winner of the TPD Book Award 2017 call.
The project, documenting with a magnificent black and white the sense of emptiness in the contemporary Tokyo life, will be published by dotART book and will be presented on Saturday, October 28 at Trieste Photo Days by Maurizio Galimberti, who will personally reward Onishi, host to the festival.
Tadashi Onishi was born in 1973 Tokyo, Japan. Photographing the cityscape and street life combined with social nature to find common ground between the street and documentary photography in Tokyo.
About the project, Maurizio Galimberti write
A wonderful project, full of anguish and anxiety.
Tadashi Onishi’s diptych images lead to dialogue with great scriptures with small and intimate scripts, returning to the reader the hardness of everyday life.
Tadashi reveals himself a great photographer, the son of Eikoh Hosoe’s lesson and the style that emerged, but unlike Hosoe, Onishi’s photos are overwhelmed by the malaise of the present life.
However, we can recognize in his pictures dreamlike and positive ideas, such as rain, a flower emerging from the asphalt, a liberating bird flight.
This project excited me a lot, thanks Tadashi!
Other selected projects:
- Alberta Aureli – Belgrade White City
- Mariagrazia Beruffi – Carmine
- Pygmalion Karatzas – Integral Lens